domenica 21 ottobre 2012

Un Cuore Solo.

















Non ho quattro mani.
Otto occhi.
Dodici gambe.
Se varchi la soglia della mia casa.
Se la sua porta si apre.
Trovi un uomo.
Con un cuore
Uno solo.

Non soffro di sindromi.
Non sono doppio.
Né un multiplo.
Neppure borderline.
Se la mia casa ti accoglie.
Se la sua porta si apre.
Trovi solo un uomo.
Con un cuore.

Un cuore solo.
Che a volte resta solo.
Perché non è un falso.
È uno.
Unico.
Non può falsificarsi.
E se apre la sua porta.
Trovi solo rispetto.
Perché è uno solo.

Rispetto di una semplice accoglienza.
Rispetto di un vero amore.
Perché non è una copia.
O una fotocopia.
È un cuore analogico.
Senza transistor.
Sincero.
Senza virus digitali.

Puoi forzare la porta della mia casa.
Non quella del mio cuore.
Puoi rubarmi oggetti.
Non emozioni.
Puoi forzare password.
Crakkare informazioni.
Ma non sentimenti.
Non amore vero.

Puoi aprire cassetti.
Sono aperti.
Puoi raccontare di me.
Mi racconto da solo.
È facile distruggere l’onestà.
Perché non teme.
Si mostra.
Non si nasconde.

E anche lei non ha due verità.
Quattro punti di vista.
Dodici gradi di libertà confusa.
Sei opinioni.
Non vive nell'ombra del privato.
Del nascosto.
L’onestà è chiara come  il riflesso della luce.
E ha un cuore solo.

Non possiede.
Non impone.
Non tradisce.
Non ruba.
Non fruga.
Non confonde.
Perché non è malata.
Non teme il tempo e la verità.

L’onestà teme se stessa a volte.
Ha paura di non essere compresa.
Perché è merce rara.
Vero oro.
Non vero coraggio.
Si protegge.
E resta sola a volte.
Ma con un cuore solo.

E le cose vere non passano.
Non temono il tempo.
Neppure le prove della vita.
Respirano con due polmoni.
Pieni d’aria di montagna.
Fresca, vera, vissuta.
E hanno un cuore vero.
Uno solo.

Come il mio, come il tuo.

FranzK.


Dedicato a Evgeniya, che con rispetto, senza far rumore, ha aperto le porte della mia casa e del mio cuore.







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