lunedì 2 aprile 2012

Ammalarsi di Vita.





Mi sento malato stasera.
Di vita.
Di quella trasformazione irreversibile.
Che è la vita.
Di quel troppo che dura .
Di quel poco che è.
O solo del tutto che può.
Una strana malattia.
Che non produce malessere.
Ma speranza.
Ogni momento.
Speranza è sufficiente.
La certezza non gli appartiene.
A questa meravigliosa malattia.
Che è la vita.

“Scrivere bisogna,
pubblicare non serve”.
La voce di un amica lontana.
Forse ha ragione.
E il senno giusto.
E vale anche per la mia malattia.
Che scruta tramonti.
Riflessi in acque chete.
Semplici profumi di fiori comuni.
Il sorriso di una persona.
L’indiscreta vivacità di un bambino.
E forse ha ragione.
E il giusto senno.
“Vivere bisogna,
riuscire non serve”.

Credere.
Che non sempre è una truffa.
Non smarrirsi in essa.
Ma continuare a credere in una scoperta vera.
Che vive in mezzo a mille truffe.
Come un anticorpo.
Solo e forte.
Non per combattere la malattia della vita.
Ma per farla resistere.
Perché è meravigliosa.
Anche a stomaco vuoto.
O con un buco nel cuore.
“Vivere bisogna,
guarire non serve”.

Come scrivere.
Che non deve guarirsi dagli insuccessi.
O gloriarsi nei complimenti.
Perché non sono loro da contemplare.
Ma quello che dipinge il tuo pensiero, il tuo cuore.
Come un tramonto dipinge lunghe ombre.
Di fascino irresistibile.
Senza effetti speciali.
Senza Pixar o film in HD o in tridimensione.
Se ti ammali di vita.
Il vero dei tuoi occhi, del tuo cuore.
Stupisce di più.
“Vivere bisogna,
vincere non serve”.

E mi sento tanto ammalato di vita.
Stasera.
Per quello che la malattia comporta.
Solo felicità.
Dietro ad ogni delusione c’è solo vita
Come dietro ad ogni gioia.
Nessuna sconfitta.
Nessuna vittoria.
Ma solo respiri consecutivi.
Di felicità che comprende.
Che siamo solo umani.
Tutti.
Nel nostro splendore.
Nel nostro buio.

“Scrivere bisogna,
pubblicare non serve”.

“Ammalarsi bisogna,
sperando di guarire il più tardi possibile”.

Di Vita.

FranzK.

2 commenti:

  1. Devi avere una grande fede per produrre speranza e sconfiggere il malessere.
    Sei un uomo felice, positivo. Quale è la tua fonte?

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  2. Benvenuto!

    Grazie per il commento .....
    E'la risposta alla domanda che è davvero difficile.
    Forse lasciarla senza risposta è la migliore cosa che posso fare.
    Toglierebbe onore alla domanda.

    Grazie ancora.
    Di cuore.

    Francesco

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