martedì 24 luglio 2012

Mi Basta.





Mi bastano.
Parole.
Non di più.
Semplici sillabe.
Non pelle.
Non profumi.
Non suoni.
Né baci.

Non toccarmi.
Non serve.
Non guardarmi.
È inutile.
Non puoi vedere.
È solo inutile.
Io non sono.
Che un sogno.

Esistere?
Un nulla.
Mi bastano.
Parole.
Non scritte.
Non dette.
Non toccarmi.
Non puoi.

Pensale.
Io posso.
Sentirti.
Sentile.
Io posso.
Tradurle.
Bastano.
Sensazioni.

Pulite.
Uniche.
La verità?
La senti.
Per adesso.
Adesso.
Un istante.
Un istante dopo è tardi.

Già diversa.
Plastica.
Come cera.
Si modella.
Cola.
Su un’altra forma.
Un altro istante.
La verità.

Parole.
Sentite.
Non pensate.
Mi bastano.
Per un istante.
Capisco.
Comprendo.
Traduco.

Inutile toccarmi.
Provarci.
Io non sono.
Sento.
Io non vivo.
Non sono.
Esisto.
E mi basta.

Ti basta.
Mi basta.
Ma non toccarmi.
Non provare.
Non serve.
Non puoi.
Non è pelle.
La mia pelle.

Mi bastano.
Parole.
Pulite.
Per tradurre.
Sentite.
Per capirle.
Amate davvero.

Per un istante.
Per la verità.
Che cola.
Che cambia.
Come cera.
Fusa da una fiamma.
In altro.
Infinitesimo  vero.

Pensale.
Come stasera.
Le parole.
Abbracciami.
Come stasera.
Senza toccarmi.
Come cera.
Che scotta.

Sulla mia pelle.
Senza pelle.
E senza demoni.
Ha preso la mia forma.
La cera.
Calda.
Delle tue parole.
D’amore.


FranzK.


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