sabato 23 febbraio 2013

Cose Nostre.
























https://www.youtube.com/watch?v=Mm7pJ_ZgNFE



È successa uno strano evento.
Questa settimana ho incontrato due amici.
Ho chiesto loro cos’è la politica.
Io non sono mai riuscito a darne una definizione.
Tra molte cose che ho compreso anche difficili a volte, quella parola è vuota di significato.
È un grosso mio difetto.
Come l’incapacità di distinguere o allineare, in una scala di valori, uomini “belli”.
La bellezza maschile e la politica sono due argomenti  che davvero mi mettono in seria difficoltà.
E le difficoltà vanno ammesse, quanto almeno le nostre naturale propensioni.
Beh, non è una questione di parole, non esiste imputazione ma solo una piccola analisi.
Per casualità, credo almeno,  ho avuto due risposte simili, che a mio avviso, a mia sensazione , sono addirittura in opposizione.
La prima è:
la “cosa comune”.
La seconda:
il “bene comune”.
Il bene comune  ………
Credo si intendesse la gestione del “bene” comune.
Così come per la “cosa”.
Oppure mi sbaglio?
In comune alle due definizione c’è la parola “comune”.
Ossia di tutti.
Una strada è di tutti?
Temo sia una “cosa” da discutere.
Un dipendente pubblico è di tutti?
E uno privato?
E un azienda pubblica?
E una privata?
Quel “comune” mi inquieta.
Abbiamo un milione e mezzo di persone che percepiscono un salario per fare politica.
Una “cosa” strana.
Per non parlare dell’indotto.
Ossia di chi non se ne va mai.
Segretari, sottosegretari, segretarie …….
Coloro che in fondo decidono.
Al di là di qualsiasi gestione , di qualsiasi ideologia ……..
Dura parlare di ideologia oggi …….
Se non la propria , per nulla “comune”.
Siamo pieni di slot machine collegate all’ufficio delle entrate ……
Cosa comune anche quella, per la santa gioia degli “elettori” , del loro sacrosanto dovere di scegliere tra molti incapaci, il meno peggio , “comune” in maggioranza o per maggioranza contata dopo e decisa dopo da altri.
Ossia , in una tavola imbandita di veleni, scegliere con quale avvelenarsi meno ……
Basta che sia “comune” ovviamente.
Anche se le slot vanno bene a tutti …..
Est -ovest- centro- sud-nord ……
Abbiamo chiuso impianti ad alto consumo energetico là dove c’era l’unica fonte di energia proprietaria e non da ultimo almeno “logica”,  quella idroelettrica, per riaprirli in posti dove di energia non ne esiste proprio , se non di quella peggiore: il carbone.
Cosa comune si intende.
O cosa “loro”.
Nostra non si dice, e non esiste dai ……..
In fondo dare un voto in cambio di un lavoro …. è semplice legge di mercato.
Nulla di che insomma ……
Un lavoro per un lavoro.
Mi chiedo come mai il Pil della “cosa” comune è in continua crescita …. non conosce crisi ….. un po lontano dalla “comune” crisi della cosa “nostra” …….
Come se vivesse astratto da tutto il resto, intoccabile.
Fino a qualche tempo fa gli stati non potevano fallire …
Era impossibile e potevano indebitarsi all’infinito.
Pare che sia cambiato il vento.
Quando tutti sono alla frutta succedono strani fenomeni meteorologici, oppure è l’inquinamento chissà ….

Il “bene” comune mi riporta un po' in vita.
Il bene è bello, mi piace, da un idea di qualcosa da proteggere, da decidere con passione e capacità.
Già, le capacità …….
Nulla di “comune” peccato.

Così domani si sceglie.
Il veleno minore.
O semplicemente quello più “comune”.
Sarà per una “cosa” o per un “bene”?
Chissà.
In fondo sul tavolo cosa c’è?
Qualcuno vede qualcosa di “comune”?
L’ospitante nel rispetto degli ospiti ha chiesto loro almeno un gusto “comune”?
Per non fare brutte figure si intende.
In fondo forse non c’è tanto da capire.
Comunque non si decide nulla qui.
Non esiste sovranità.
Il potere è altrove, deciderà lui, secondo tutti gli strumenti di condizionamento di massa.
Dalle tv , a tutti i media ai facebook J
Il “bene” comune credo sia una pura utopia, una drammatica illusione, altro che anarchia …..
Si dovrà scegliere tra “comuni” cementifici, “comuni” coop , “comuni” finanze, “comuni” rabbie.
Cose comuni.
Che deciderà qualcun altro.
Al solito.
E forse è meglio.
Dato che alle slot giocano soldi la gran parte dei “votanti”.
Cose comuni.
O forse solo semplicemente ……..
Cose nostre. ( plurale maiestatis!)
E comunque nessuna preoccupazione, nessuno di loro ci priverà delle solt machines!
Che non sono proprio un "bene" comune ...


FranzK.

Quando .....























https://www.youtube.com/watch?v=b6i5FFEW9Jg



Quando mi specchio nei tuoi occhi,
Incontro la mia anima.
La sua parte più profonda.

Quando sento la tua voce,
Riconosco le mie origini.
La mia provenienza, la mia appartenenza.

Quando accarezzo la tua pelle,
Trovo la mia terra.
Per infinite stagioni di ardenti fioriture.

Quando ti percepisco nel mio cuore, sempre,
Trova un senso la mia vita.
Oltre il senso della sua meraviglia.

Quando sei triste,
Voglio darti tutta la mia energia.
Perché un tuo semplice sorriso la rinnovi.

Quando sei felice,
Sono felice con te.
Non serve null’altro.

Quando sei al mio fianco, ti vivo.
E tu vivi.
E io vivo.


FranzK.


When .....

When I mirror in your eyes,
I meet my soul.
Its deepest part.

When I hear your voice,
I recognize my origins.
My provenance, my belonging.

When I caress your skin,
I find my land.
For endless seasons of ardent blooms.

When I perceive you in my heart, always
Find a sense my life.
Over the meaning of his wonder.

When you are sad,
I want to give you all my energy.
Because your simple smile renewals it.

When you're happy,
I'm happy with you.
Does not serve anything else.

When you're by my side, I live you.
And you live.
And I live.

Francesco for Evgeniya with true love.

giovedì 7 febbraio 2013

Uno ad Uno.





















https://www.youtube.com/watch?v=Yl6RZmM77zQ



Te ne sei andato anche tu.
Un anno dopo tuo fratello così simile a te.
Mi ricordo come se non fosse passato un attimo.
Tutto.
Il mio arrivo, in quell'"isola", di persone vere.
È squillato il telefono l’altro ieri.
Forse il destino lascia per ultimi i giusti messaggeri.
Coloro che sanno annunciare.
Nel giusto modo.
Anche le cose più tristi.
Era un isola.
Di persone vere.
Un isola di “lavoro”.
Dove il lavoro aveva un senso ma soprattutto un valore.
Il valore della dignità.
Della conoscenza vera.
Dell’abilità.
Non solo intellettuale.
Ma quella vera .
Che fonde pensieri e azioni.
Quella che voi che siete partiti.
Portavate nel cuore come una tristezza.
Per non averla potuta trasferire, trasmettere.
Quella che abbiamo perso irrimediabilmente.
Confusa con pratiche e dissidi.
Speculazioni politiche e distruzione di quel substrato di vera capacità, vera ricchezza.
Che richiedeva dedizione, volontà, quotidianità, giorni per fare, notti per rifare meglio.
Dentro se stessi prima di tutto.
Questo è il mio ricordo.
Ed è solo un ricordo.
Perché qualcuno non ha compreso proprio nulla.
Delle nostre ricchezze.
Le ha solo vilipese e distrutte.
Disonorando quell'isola, quel modo di vivere, quella forza che non avrebbe mai temuto nulla e nessuno.
Senza futuro.
Senza trasferimento.
Senza nessuna contaminazione per le nuove generazioni.
Non è stato facile essere accettato come il “peggio” di voi.
È stato indimenticabile essere stato stimato , più tardi, dopo ………
Eravamo in pochi su quell'isola …….
Ad uno ad uno finiremo tutti.
E come si diceva sempre, ricordi …….P?

Senza lasciare nulla.

FranzK.

Nel ricordo di un uomo che ha contribuito a lasciare una traccia.
Nel silenzio e nella dedizione.
Nell'onore dei pochi che ancora sopravvivono, degli ultimi.

lunedì 4 febbraio 2013

Formulae.





















https://www.youtube.com/watch?v=6QcGs9ue-3g



È passato tempo, molto tempo.
Richiedeva tempo.
Dubbi.
Riserve.
Prove e riprove.
È solo logica lineare.
E in quanto tale non comprende il “tutto”.
Altro tempo, tanto tempo dirà del vero.
Nella sua transizione.
Verso un altro ancora.
Ma è necessario.
E non necessita di spiegazioni per chi sa.




E= +/- i x s




Da un piccolo uomo non si possono pretendere grandi cose.
Solo piccoli contributi.
E non servono spiegazioni, dimostrazioni, elucubrazioni.
Ma fatti sequenziali.
Che dopo semplici osservazioni divengano certe realtà.
Fruibili.
L’unica cosa che un piccolo uomo può pretendere da se stesso.
Per chi può conoscere e comprendere, tutto è solo davvero semplice.
Nessun timore per gli altri.
Il tempo dirà.
E non c’è nulla da temere.


Tranne i “grandi” uomini.


FranzK.