sabato 28 gennaio 2012

Quando sarai grande.





Eri felice ieri sera.
Avevi una “cosa bella “ da dirmi.
Forse non ti ho mai sentito così contento.
A volte la vita rende, oltre a togliere.
Fuori da qualsiasi programmazione, piano.

E  ti sei emozionato, non per vergogna ma per il suo contrario.
Chissà come è successo.
Che fuori da qualsiasi “progetto” la vita possa regalare così tanto.
E forse lo può dare solo nelle sue regole, nei suoi progetti, non nei nostri.
E mai ti ho sentito così felice.

Perché non te lo aspettavi.
Che a metà lezione si parlasse di tuo papà.
In pubblico.
Davanti a tutti i tuoi compagni di classe.
Di quello che è tuo papà, che non posso dire, ma che tu adesso sai.

Non passerà per te.
Non passerà per me.
Mai.
E’ un "per sempre" voluto dalla vita.
Forse perché lo meritavi, ne avevi diritto.

Così quando sarai grande, potrai venire qui a leggermi.
A conoscermi, anche nelle cose che adesso non sai.
Quando sarai grande spero verrai qui.
A ritrovare le cose che la vita ti ha dato e ti ha tolto.
Troverai me, quello che a metà lezione ti hanno detto di me.

Troverai la metà di te.
Che non ha saputo né voluto mai nascondersi.
E spero troverai le parole che hai sentito ieri.
Che, per una volta ti hanno reso fiero.
Di essere mio figlio.

Quando sarai grande spero potrai capire.
Tutto l’amore che non mi ha risparmiato, che non ti ho risparmiato e che non ha risparmiato neppure te.
Anche quello che ci ha divisi, ma non disuniti.
E troverai solo un uomo, come te.
Di cui spero poter andare fiero, sempre, come ieri.

Tuo papà.

Francesco.

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