sabato 31 dicembre 2011

Per colpa dei botti?



( in silenzio )


Per colpa dei botti stanotte moriranno cinquemila animali.
Tra domestici e selvatici.
Senza colpa.
Né un sensato destino.
Ma non è per colpa dei botti.
Che moriranno tutti quegli animali.
Ma per quella degli uomini che ne accenderanno la miccia.
Senza sapere bene perché.
Per  cosa, che non sia un animalesco istinto.
Molto più animale degli animali che di conseguenza finiranno i loro giorni.
Anche loro senza sapere bene un perché.
Senza una ragione.
Non per vivere o per morire.
Ma perché non reggeranno lo spavento.
Quel fragore moltiplicato all’infinito nei loro ricettori del suono.
Molto più sensibili.
Evoluti.

Ma perché questa cattivo gusto?
È antropologico?
Animale anche lui?
O solo isterico, fatto del solito isterismo di massa?
Propiziatorio per cosa?
O per esorcizzare cosa?
Per festeggiare?
Ma cosa?
E perché in quel modo, tra i tanti possibili?
Umani.
Per quello che di umano riconosciamo come superiore.
La superiorità è il “posso tutto perché sono più forte”?
Ma quale forza c’è nell’esplodere un botto?
Quale intelligenza?
Mi chiedo quale umanità?
Quale felicità?

E penso alle persone sole.
Tristi.
A quelle che hanno perso qualcuno.
Malate.
Indifese.
Senza alcuna protezione.
Che quel fragore non fa che amplificarne il dolore.
La solitudine, la tristezza.
Si amplifica quanto nei recettori più evoluti degli animali.
E uccide un po' anche loro.
Li uccide dentro.
Con una difesa in più rispetto al mondo animale.
Che passerà.
Senza morire.
Tranne quelli che per innescarne la miccia muoiono anche loro o si feriscono per sempre.
Per loro stolta scelta.
Diversamente dal regno animale, dai veri abitanti “naturali” di questo pianeta, che non possono scegliere.

R.I.P. per cinquemila vite.

Migliori delle nostre, molto più “umane”, almeno per stanotte.

R.I.P. anche per le nostre, per tutte quelle che finiranno stanotte, per accendere una miccia.


FranzK. 

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