martedì 30 marzo 2010

Entropia.














 [http://www.youtube.com/watch?v=B_lJ2qN6Z-8&feature=related]


Che concetto difficile.
Non se ne parla quasi più.
Concetto che identifica stati di ordine e disordine.
Di possibilità di scambio di energia.
Di necessità di energia per ripristinare vecchie situazioni.
L’entropia.
Credo valga anche per gli umani.
Per i loro rapporti.
Per la loro vita sociale.
Per la loro morte sociale.

Ho un solo piccolo veloce pensiero.
L’entropia minima equivale al massimo ordine.
Quanto il contrario.
Due situazioni di non scambio di energia.
Di passività.
Di non vita.
Forse il senso della vita è proprio solo transizione.
Mentre le cose ordinate divengono disordinate.
Proprio in quel Tempo c’è la vita.
Quel Tempo credo sia la vita.
Il passaggio di stato.

Forse anche l’energia è tutta lì.
E dovremmo trovarne da trasformare un bel po'.
Un atto di intelligenza superiore.
Quindi buona.
Quindi nuova.
Come dovremo imparare a voler bene.
Davvero.
In un piccolo infinitesimo transitorio che è la nostra vita.
Essere felici quando il tappo del profumo salta via dalla bottiglietta.
Felici di goderne tutto il profumo fino alla completa evaporazione.
Perché alla fine finisce.

Forse anche per un sentimento è lo stesso.
Come quando ti innamori.
E scoppia il tappo del profumo.
Accendendo una miccia al disordine più totale.
Che continua e continua spargendo la delicata essenza.
Quasi fino a far scoppiare anche te.
Inducendo tutto intorno caos e precarietà.
E questa è bella.
Data l’inapplicabilità dell’entropia alle varie teorie del caos.
Quel pezzettino lì credo sia la vita.
Il resto non ho voglia di chiamarla morte.
Preferisco entropia elevata.

Nel massimo disordine di nuovo ordinato.

Del nulla.

Franz.K

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