venerdì 12 febbraio 2010

Sensazionale pubblicità.




 [http://www.youtube.com/watch?v=dC_odQqqWhs]

Stava attraversando l’ingresso dell’ospedale.
Era cupo e pensoso.
Chissà cosa avrebbe letto sull’esito degli esami.
La tachicardia sinusale lo prese tra sotto e sopra.
Ma lo sguardo di quegli occhi azzurri  e il sussurrato
buongiorno, come va?”
superavano qualsiasi soglia del cardiopalmo.

E sarebbe sopravvissuto se solo fosse riuscito ad immergersi rapido nella ressa della folla densa come il mercurio.
Se tutto almeno si fosse fermato a quel punto.
Ma appena tentato il tuffo, appena sopra, ben altre due coppie di rètine luminose lo inquadrarono sorridenti.
come mai tutta questa fretta?”
va tutto bene?”

Povero uomo.
Che triste destino.
Era stanco e vecchio e malandato.
Non meritava quella sorte.
E forse era anche malato di cuore.
Chissà se avesse rifatto l’esame ora.
Chissà che esiti!

Possiamo esserle di aiuto?”
sembra un tipo simpatico”.
sa che sarebbe anche non male se solo si riguardasse un po' di più?”
almeno nel vestire dico!

Quanto tempo era che nessuno gli aveva detto una cosa così carina?
E poi piatta o non piatta ma quel viso era di una splendida figliola.
Provò a guardare dietro, decidendo per una sosta almeno.

Mentre la folla nella frenesia del suo fluire, lo incocciava come un birillo vagante.

Beh dietro ……
Dietro  sembrava tutto normale.
Mediamente quello che ti saresti aspettato di trovare.
Un po' di ruggine.
Un po' di niente.

Ma davanti “loro” imperversavano.
perché ci cerchi dove non siamo?
guardaci negli occhi, sei così interessante .. ..

Si ricordò di un tizio che un giorno vedendo una sua geniale invenzione sbottò:
che razza di scienza è questa?

Pensò che forse non era tanto differente.
Quello che gli stava capitando.
allora vuoi scambiare quattro chiacchiere con noi?
dai, non fare il timido .....!

Gli urti del torrente di folla erano sempre più intensi.
Non poteva crederci.
Perché gli altri non sentivano?
Non era il suo cuore allora il problema.
Ma la mente.

Era pazzo.

smettila di pesarti pazzo.. !"
sei un privilegiato, null’altro!
un prescelto”.
raccontaci di te, avanti, hai delle preoccupazioni?
confidati!”.

E cominciò a parlare.
A voce alta.

Mentre la folla indifferente lo urtava senza riguardo.
Come se non esistesse.

E allora vuotò il sacco.
A quelle meravigliose facce piatte del piatto cartellone pubblicitario.
Che prometteva occhiali da vista con effetti speciali.
E senza paragoni.
E parlò.
E parlò.
E alla fine tornò verso casa.

Senza alcuna necessità di esiti di stupidi esami elettrocinetici.
Il suo cuore stava bene.
Perché mai il dubbio di un suo malore?
Si stupì solo di una cosa.
Durante il viaggio di ritorno.

Molte persone erano ferme davanti a immensi cartelloni pubblicitari.
Sospesi tra due robuste travi in nano composito.
Di fianco un piccolo tassametro a pochi centesimi l’ora.
Qualcuno doveva aver compreso.
Che la Felicità stava per finire.

Figurarsi l’Amicizia.

Franz.K

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