martedì 26 gennaio 2010

Non la solita musica.




 [http://www.youtube.com/watch?v=a_vwxSZzVQs&feature=related]

Quanto tempo è servito a costruire quel pentagramma.

Quanto per comprendere gli intervalli matematici delle note.

In modo che esse potessero risultare gradevoli.

In modo che producessero suoni, non rumori.

Adesso il problema è che si guadagna molto meno con la musica.

Ma pensate a quanto non la si conosce ancora adesso.

Perché il vecchio Archimede aveva tutti quei dubbi?

Gli intervalli numerici delle lunghezze delle corde vibranti assonate.

Cioè piacere, contro fastidio.

2,4,8 ……..i rapporti delle loro lunghezze.

Non 3,4,7,18.

Non a caso.

Il vecchio Archimede guardava le stelle incantate di notte.

Cercava di comprenderne i segreti.

E scoprì che alcune distanze fra di esse seguivano la stessa psicosi numerica delle note.

La musica delle stelle.

E si fermò lì, sfortunatamente al posto di cercare di comprendere il perché del piacere e del fastidio.

Si fermò ad un passo dall’ingresso principale di tutti i segreti: la mente e quello che viene dopo di lei.

Lo stesso posto dove siamo ancora fermi noi.

Sfortunatamente.

Avremmo dovuto provare a comprendere di più.

Ma per noi non c’erano le stelle a distogliere lo sguardo dal vero problema ma le possibili speculazioni.

Comprendere il perché di quel piacere o, fuori dalle incomprensibili“regole”, del fastidio.

Perché il piacere?

Cosa può essere?

Come può un suono dentro a quelle regole matematiche scatenare gioie e dolori?

Come può cantarle?

Tanto che niente altro forse può di più?

E poi crediamo di sapere cos’è la felicità e la fisica degli elementi.

Ma nulla sappiamo della musica.

E del gradevole o del fastidioso che scava in fondo a materia grigia incompresa.

A volte sono preoccupato di tutto questo.
Della sensazione di onnipotenza che affidiamo ad un numero e del suo vuoto di conoscenza vera.

Non si crederà di conoscere per capacità di misura?
Sarebbe drammatico esserne convinti.
Si potrebbe correre un grosso rischio.
Un rischio davvero inaugurabile.

Cercare energia senza conoscere il senso della Felicità.
Quello vero.

Quello che non si può misurare.

Ma solo cantare e  suonare.

Franz.K

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